Fase tre, avanti senza paura: c’è aria di libertà

Oggi inizia la Fase tre. Sono stati mesi difficili. Il Coronavirus ci ha aggrediti senza che fossimo pronti ad affrontarlo. È stato per qualche settimana un nemico oscuro. Poi il coraggio di affrontare i nostri limiti ha indotto quella parte di classe medica che non si piega ai diktat del paradigma scientista, con qualche inflessione politica, a ragionare e ad agire secondo i criteri della scienza.

Che per definizione tende confutare le tesi assertorie anche dimostrate, dimostrando il loro contrario. Nella scienza nulla è certo. Così dopo averci detto che il Covid -19 era una malattia polmonare, e basta, abbiamo scoperto che il virus produce una iperstimolazione delle citochine che a sua volta determina delle trombosi polmonari ma non solo: si estendono all’intero apparato cardiovascolare. Insomma aver usato i ventilatori polmonari, come ci avevano fatto sapere dalla Cina, non serviva. Qualcuno dei nostri medici, al contrario di quanto sancito dall’ISS, ha fatto delle autopsie ed ha capito che il virus aveva una genesi di un certo tipo e una curabilità concreta. La controprova oggettiva è data dall’unico paradigma che serviva controllare: le terapie intensive. Dai primi di Aprile, l’inizio della discesa dei ricoveri nelle terapie intensive. Da 4000 persone siamo scesi a meno di 700 e in Lombardia a meno di 290. È l’unico vero motivo per cui riapre tutto: era stata la ragione per cui tutto s’era chiuso. Il sovraffollamento delle terapie è stata la ragione del lockdown, dei controlli della Polizia di Stato con i droni, è stata la ragione del trionfo della mafia i cui boss sono stati messi tutti in libertà, è stato il trionfo della delazione, degli sbirri da finestra, dei fermi con decine di uomini delle forze dell’ordine per controllare chi portava il cane a fare pipì, mentre le autorità hanno potuto tranquillamente delinquere mettendo anziani immunodepressi accanto a malati di Covid. È stato il trionfo degli appalti che puzzano di malaffare, di aziende che producono lampadine che si convertono alle mascherine che stipulano appalti milionari con le istituzioni. O soggetti istituzionali con qualche migliaio di euro di fatturato che all’improvviso ottengono, anche loro, appalti milionari. E dietro questa gigantesca truffa, milioni di italiani hanno sperato, invocato, gridato, di essere chiusi in casa per mesi, per anni, nella speranza di non ammalarsi, anche se i numeri confutano questa paura.

L’essere umano ha paura della libertà. L’ha sempre temuta. Ed ha bisogno di un guinzaglio. Da oggi torna ad essere libero. Auguri.

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