Coronavirus, tra plasmaterapia e vaccino

Si chiama plasmaterapia. La stanno sperimentando a Pavia all’ospedale San Matteo e a Mantova, su oltre 50 pazienti.

Tutti guariti e senza alcun decesso, i malati di Covid sottoposti alla nuova cura.

Eppure ci sono già le prime avvisaglie che l’audacia di alcuni medici non sia sempre apprezzata. Anzi: mentre con l’Avigan messo in sperimentazione dopo che Jeeg -Robot d’Acciaio a Tokio, ci aveva fatto sapere che il farmaco funzionava; e dopo pavloviana approvazione dell’Aifa, dopo neppure 48 ore, e malgrado l’Avigan non avesse dato sempre esiti positivi, in Italia e a Mantova in particolare, sono già arrivati i nuclei antisofisticazione.

Il medico che ha dato il via alla sperimentazione, Giuseppe De Donno, è stato di fatto accusato di non aver seguito i necessari protocolli, esponendo quindi i pazienti a potenziali pericoli. E sempre con pavloviano riflesso è subito arrivato il commento di sua eccellenza Roberto Burioni, l’esegeta della virologia nazionale, sfortunatamente mal classificato nel mondo come medico virologo ( risulta essere nella rivista Scopus, all’interno del H-Index, classificato con 26 punti, molto in basso alla classifica, superato da decine di professori tra cui il Dott. Fauci che lo sopravanza di 148 punti, a 174 punti, nella classifica degli esperti mondiali di virologia) il quale ha detto chiaro che della plasmaterapia non si può essere sicuri

L’effetto è devastante. In un Paese in cui ancora non sappiamo nulla delle cartelle cliniche degli oltre 27 mila morti a causa del Coronavirus, e di cui in molti casi nulla sappiamo delle autopsie, ammesso siano state fatte; in un Paese in cui non sappiamo nulla di come e quando esattamente sia arrivato il virus; anziché perseguire coloro che non hanno aperto gli ospedali che già c’erano, chiusi per un’errata considerazione della medicina del territorio, anziché perseguire coloro che non hanno costruito nuove terapie intensive, anziché allontanare dai media chi non ha i titoli per parlare al Paese, si preferisce indagare chi ha trovato un mezzo per guarire chi il virus se l’è trovato addosso. Riuscendo a indagarlo e a contenerlo. Almeno nei primi esperimenti. Anche a Milano, anche a Mantova, qui nel profondo nord. Dove ancora non sappiamo dove si trovino le ceneri dei morti di Alzano. E dove il Governo ha dichiarato di non trovare 7 miliardi per pagare la cassa integrazione. “Abbiamo sbagliato i conti”, avrebbe detto il ministro dell’Economia Gualtieri.

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