Immigrazione e convivenza civile

Le attese prime misure del neo governo Lega-M5S sull’immigrazione clandestine e che ricadute aspettarsi sulla convivenza civile etnica e sociale a Milano.

Milano è un città che ha sempre fatto della sua diversità sociale un vero e proprio modello di immigrazione e  convivenza civile. Un percorso che l’ha vista come uno degli migliori esempi di sviluppo sostenibile tra le diverse nature umane e sociali.

Gli anni di crisi economica, la questione dei campi Rom, hanno però accresciuto un senso di maggiore opposizione tra la popolazione nei confronti del diverso. L’avanzata dei partiti populisti così come le dichiarazioni di Matteo Salvini non possono che rappresentare un rischio sulla stabilità della convivenza civile.

La Lega e il M5S hanno più di tutti saputo percepire e sfruttare quel sentimento di timore e di mancata sicurezza proveniente dalla società italiana. Queste forze si troveranno ad affrontare la questione di immigrazione e convivenza civile. Un tema che da diversi anni ormai aleggia nelle principali città e in ampie porzioni della società italiana.

Il rischio attuale è che possano diffondersi nuovi sentimenti di odio razziale e di esclusione sociale. Le prime misure politiche che verranno attualizzate daranno modo di capire cosa cambierà sulla questione dell’immigrazione e della convivenza civile.

Il fragile equilibrio che ancora esiste a livello sociale tra le diverse comunità rischia ancora di più di essere spazzato via. Il rischio è che si continui a soffiare sul fuoco della diversità etnica e sui presupposti che gli italiani abbiano per diritto una certa priorità nei confronti delle comunità extracomunitarie.

Sarà comunque compito di tutta la società civile impegnarsi e contribuire al mantenimento di una stabilità sociale multietnica, che è essenza della stessa anima e modello unico di Milano.