Aldo Giassi: Addio al partigiano “Milan” della 51a Brigata Garibaldi

Ci ha lasciati a Milano, all’età di 98 anni Aldo Giassi, partigiano della 51a Brigata Garibaldi. Nel 2016 gli era sta conferita la medaglia di partigiano.

La vita di Aldo Giassi

Aldo Giassi, nato a Udine nel 1925 e cresciuto a Milano.

Nel 1943 aveva 18 anni e lavorava nella fabbrica Caproni di Taliedo come meccanico di aerei da guerra quando, per aver aderito a uno sciopero in fabbrica, fu incarcerato per sei mesi. Uscito dal carcere, venne trasferito all caserma  di corso Italia, dove fu arruolato nella FLAK, l’artiglieria antiaerea della Repubblica Sociale Italiana.

Aldo avrà i suoi primi contatti con le forze partigiane a Pavullo nel Frignano, dopo essere riuscito a disertare durante un trasferimento da Arezzo a Lucca. Da lì si recò a Montefiorino e nel giro di due settimane ripartì nuovamente per Varzi e il passo di Brallo, località in cui si era formato un solido nucleo di partigiani.

I ricordi di Verzi e la prigionia

Conosciuto con il nome di battaglia “Milan”, Aldo ha combattuto i nazisti a Pietragavina, Brallo, Montepenice e Varzi. Ha ricordi vividi di come i nazisti, per una rappresaglia incendiarono l’Hotel Pavese di Varzi, che ospitava molti partigiani così come le case nelle sue vicinanze.

Aldo fu successivamente imprigionato a Pavia e a Milano. Da Milano fu trasferito a Innsbruck con il rischio di essere poi deportato nei campi nazisti. Ma il destino fu dalla sua parte, perché un austriaco lo aiutò a scappare.

Il 25 aprile Aldo fece ritorno a Milano. Pochi giorni prima l’arrivo delle prime brigate di partigiani pavesi.

Il dopoguerra e la medaglia al valore

Dopo la guerra , Aldo Giassi lavorò all’ATM. Fu sempre partecipe delle cerimonie in ricordo del grande sciopero generale di Milano del Marzo 1944 che vide la città paralizzata dalla massiccia partecipazione dei tramvieri milanesi. Molti di loro pagarono con la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen, dal quale non tornarono più.

Il 10 Agosto del 2016 ad Aldo fu conferita la Medaglia di partigiano da parte del ministero della Difesa. Molto spesso Aldo diceva che il nostro Paese non gli piaceva per il troppo egoismo e per l’indifferenza.