Il giorno della memoria

Per non dimenticare gli orrori del nazismo e del fascismo. Per non dimenticare Auschwitz, Buchenwald, le atrocità delle camere a Gas, la risiera di San Sabba, per non dimenticare che lo abbiamo fatto anche noi.

L’atrocità del nazismo e del fascismo di Adolf Hitler e Benito Mussolini, sono sempre con noi. Sono nei volti di uomini e donne che quell’epoca tragica l’hanno vissuta sulla propria pelle e possono ancora tramandarla. Bambini, uomini, donne, ebrei ma anche non ebrei, vennero deportati nei campi di sterminio. Vennero uccisi, vennero asfissiati con il gas, bruciati dentro i camini dei lager nella più assoluta indifferenza di chi disse, a pochi chilometri dal luogo delle atrocità, di non aver mai visto, di non aver mai sentito. Fu per questo che il Presidente Americano Eisenhower costrinse i tedeschi che negavano fossero mai esistiti i campi di sterminio, a visitarli.

A vedere l’orrore , i corpi umani, i resti dei capelli, la saponette con cui venivano trasformati i resti delle persone uccise nei forni e nelle docce a gas. Fu da allora, affinché qualcuno un giorno non si presentasse negando che tutto questo fosse mai accaduto, che proprio gli Stati Uniti vollero che rimanesse testimonianza scritta e soprattutto filmata, di quello che era stata la follia nazista. L’affermazione di una supremazia della razza, di una sovranità di specie, con cui la razza ariana si arrogava il diritto di annichilire tutte le altre, a partire da quella polacca, prima nazione aggredita nel 1939 da Hitler che ambiva alla costruzione di un dominio planetario: non solo Europa, ma anche Africa e oriente. Fu per questo che l’intervento militare angloamericano divenne il più grande intervento militare della storia. L’insorgenza del cancro nazifascista richiede di tenere a memoria che alla violenza delle dittature si può rispondere solo con il diritto alla autodifesa, violenta e cruenta, l’unico modo per riconquistare la libertà. Si vis pacem para bellum. Fu grazie a questa scelta consapevole che migliaia di giovani americani inglesi e russi andarono a combattere contro i nazisti che, nel caso dell’impero sovietico, furono cooptati alla guerra ambendo Hitler alla conquista della terra russa. Fu per questo che il sacrificio di milioni di soldati restituì alle generazioni successive la libertà di cui oggi possiamo disporre. Non priviamoci dunque della consapevolezza che dobbiamo avere: la nostra libertà la si deve anche al sacrificio di chi ha scelto di sacrificare la propria vita per consentirne una, libera, a chi è venuto dopo. È il giorno della memoria e del ringraziamento. Il giorno della libertà

Queste sono le immagini di Dachau