Paola, uno sfratto alle porte ed un futuro incerto

Paola lavora in un’impresa di pulizia, part time. Ci lavorava anche il marito, che adesso è in malattia. Ha avuto un infarto. Ha una figlia di 25 anni licenziata lo scorso 30 Aprile, a causa della crisi provocata dal Covid. Abita a Cologno Monzese e oltre al marito e alla ragazza venticinquenne ha pure una figlia di 11 anni. Diversamente abile. Affetta da nanismo e in cura al San Raffaele di Milano. Con lo stipendio del marito mettono insieme poco più di 1100 euro, al mese. Hanno un pignoramento, ed un cessione del quinto: “L’abbiamo fatto per mangiare”. L’affitto infatti pesa 800 Euro al mese. I servizi sociali, cui s’è rivolta, le hanno detto che deve lasciare Cologno, lasciare la casa che la proprietaria vuole dare al proprio figlio, e cercarsi un appartamento lontano da Cologno. Paola però non vuole allontanarsi. È nata a Cologno, qui sono le sue radici. E la figlia più piccola, in cura al San Raffaele, dista poco da casa e può raggiungere il nosocomio in un paio di fermate. Non ha la patente. Chiede per questo al sindaco Angelo Rocchi, una casa popolare. La storia nella sua infinita tristezza racconta di un’Italia sommersa che con discrezione cerca da un giornalista un aiuto, come fosse l’ultima speranza a cui attaccarsi. “Contiamo su di lei, abbiamo scritto al sindaco ma non ci ha risposto”. Cosi sono andato io a parlarci, con il primo cittadino. Lo conosco, ha buoni rapporti con la stampa, e per questo sono andato subito a sentirlo. “Sono responsabile ed ho la delega ai servizi sociali”, mi ha detto. “Dimmi come si chiama la signora ( che di lì a poco avrei intervistato) e vediamo cosa si può fare”
A Cologno infatti “Le case popolari disponibili sono 12 e le richieste più di 200, e gli affitti sono altissimi. E tieni conto che ci sono anche condizioni peggiori di quelle di questa signora. Le dirò di partecipare al bando. Più di questo non posso fare: c’è il contributo affitto, questo glielo posso dare, ma la signora deve trovarsi la casa”

Naturalmente adesso Paola è in attesa di una risposta. Di una speranza di futuro. Nelle stesse ore il Premier c’informava di una serie di provvedimenti che dovrebbero sostenere le famiglie in difficoltà. Ci sarà un pezzo di futuro anche per Paola e la sua famiglia?