Academy of fighting: perché la paura si rispetta

Academy of fighting: ci sono tornato. Con una promessa in tasca: sul ring ci torna anche chi scrive. La paura è una questione animale. Temi di averla e a volte la superi perché non sai controllarla, oppure sei vinto dalla paura: perché non sai domarla.

All’Academy of fighting stanno per riprendere i corsi, stanno per tornare i combattimenti di MMA, arti marziali miste, in cui lo scontro fisico, comincia prima. Comincia con te stesso, imparando a dominare quel battito accelerato, quell’ansia che ti prende quando sai che dall’altra parte c’è qualcuno che potrebbe farti male

Allora ti addestri a sentire la paura, a percepirla prima ancora che si presenti materialmente.
Combattere richiede disciplina. La palestra di Fabrizio Poletti è dotata di questi fondamentali elementi. Si combatte solo se la paura la sai rispettare. E tenere nella giusta considerazione.

Poi diventa una questione di tecnica e di velocità. Di resistenza. Queste immagini che vedete lo ho girate a fine Luglio. I ragazzi hanno appena condotto un’ora di duro allenamento. Ragazzi normali. Mentre li guardo allenarsi percepisco le forze che lentamente si stanno consumando, ma nessuno cede. Mentre intervisto Fabrizio ognuno di loro sa di essere ripreso dalla mia telecamera.

Quello che mi piace di chi combatte è il rispetto dell’altro. È il sudore, è la fatica: quello che fa la differenza. Nessuno si è tirato indietro, tutti ringraziano quando messi alla prova
Nessuno di loro ha paura, sapendo portarle rispetto.

Non resta che venire fino qui: a Quarto Oggiaro, periferia difficile della grande Milano. Qui i conti si sistemano in modo non convenzionale: chi ti pesta i piedi o viene autorizzato a continuare a farlo per remissione, oppure sconsigliato dal ripeterlo, per essere stato fisicamente scoraggiato dal reiterare certi atteggiamenti
Si chiama strada, si chiama vita. Nessun rimpianto, nessun lamento,  linea di condotta: combattimento