Un milione di posti di lavoro per i disabili

Più posti di lavoro per i disabili. È l’idea di Giovanni Cafaro, grazie al quale nasce l’associazione Movimento Disabili art 14, che altro non sarebbe che uno degli articoli della legge 68 del 1999 che proprio grazie all’art 14 prevederebbe di far assumere i disabili presso le cooperative sociali

Il vantaggio è presto detto: poiché nelle imprese con più di 50 dipendenti le assunzioni sono obbligatorie e poiché sono invece ancora moltissime.le aziende pubbliche che non assumono come previsto un disabile, la somma delle sanzioni che sono a carico delle aziende pubbliche ammontano a 15 miliardi di Euro.

Se ne desume quindi che l’esercizio congruo di una legge dello Stato permetterebbe ad oggi un risparmio di 15 miliardi di euro che potrebbero essere spesi per aumentare ulteriormente i posti di lavoro. Come testimonia lo stesso Cafaro, l’iniziativa ha trovato il supporto morale del Quirinale che ha invitato l’associazione ad andare avanti con la propria iniziativa non solo per il valore morale ma anche per la rilevanza economica nel.suo portato complessivo

Cafaro mostra uno dei mille volti degli italiani. Quello della capacità di pensiero e dell’intraprendenza imprenditoriale che la dice lunga su come la nostra genialità possa diventare anche uno straordinario vettore economico. La convenienza economica infatti appare, al netto del connotato etico certamente indiscutibile, uno degli elementi di maggiore prevalenza per favorire lo sviluppo dell’azienda Italia. Inoltre il fatto che la gran parte della comunità disabile trovi un punto di riferimento etico in questo modo di fare impresa, costituisce una dei maggiori e più efficaci effetti sull’economia del Paese e sulla credibilità internazionale, ovvero sulla reputazione che purtroppo ancora macchia negativamente l’immagine italiana nel mondo.

Cafaro pone una cesura di tipo storico sulla presunta moralità italiana tendenzialmente ondivaga sempre pronta a fare marcia indietro e a cavalcare l’onda o a salire sul carro dei vincitori, senza saper mai davvero difendere un’idea. Il contrario invece appare una strada percorribile