Milano Positiva: l’importanza della propriocezione

L’importanza della Propriocezione. Noi possiamo guardare lei, ma lei non può vedere noi.
Tu puoi osservarne le movenze, i sorrisi, la bellezza. Lei non può vederla come la vediamo noi, ma riesce comunque a sentirla.

Soprattutto: noi potremmo tentare di farle perdere l’equilibrio, e non avendo più la facoltà di vedere potremmo considerarla una cosa semplice. Annalisa Minetti, invece, l’equilibrio non lo perde, perché dispone di sé stessa , del suo corpo e della sua anima, della sua predisposizione a vivere con gioia anche dove ci sono difficoltà, anche dove sembra a volte affacciarsi il dolore.

Lei riesce a governare se stessa e la propria vita. Ha deciso di partecipare alle paraolimpiadi del 2020, dopo essere diventata madre, e aver dovuto affrontare l’incomprensione di molti che, data la sua condizione, l’hanno scoraggiata dal diventare madre.

Annalisa ha il coraggio di esserci come persona. In queste immagini ha voluto, con l’associazione che rappresenta, “Fare x bene”, mostrare come sia possibile attraverso la propriocezione acquisire consapevolezza di sé e del proprio corpo, acquisendo non solo autonomia fisica e la predisposizione a saper mantenere l’equilibrio quando lo stai perdendo; ma anche la capacità di esercitare una forma di educazione alla propria autostima, attraverso l’esercizio fisico. Una sorta di complementarietà che, complice l’aiuto di Giusy Laganà  che coordina l’associazione in Lombardia e grazie al quale Annalisa da Roma è venuta a Milano per l’evento Iocisonoetu, abbiamo potuto assistere a quegli esercizi che possono dotare una persona colpita da disabilità ad articolare meglio i propri gesti e il proprio corpo, uscendo da quella condizione mentale d’isolamento in cui spesso vengono a trovarsi i disabili

Annalisa è  stata molto sensibile, ed anche piena d’ironia prima di tutto con sé stessa. Soprattutto però  ha contagiato con la sua gioia di vivere tutte le persone che le erano attorno. A lei va il mio grazie per la disponibilità prestata. Per l’acuto senso di partecipazione che ha reso dolce l’essere partecipi di uno sforzo collettivo.

A chi ha la fortuna di guardare queste immagini e magari percepisce se stesso come imperfetto, sbagliato o inadeguato, credo che questi fotogrammi possano essere d’aiuto e di sostegno. Comunque un esempio. Annalisa Minetti ci vede benissimo perché usa gli occhi del cuore e dell’anima. Sente come noi, vede come noi, forse anche di più. Dovremmo imparare da lei

Le immagini di Annalisa Minetti