La linea 2 della metropolitana rinasce dopo 50 anni

Nei prossimi giorni partiranno i lavori di rinnovo della rete elettrica della linea verde, nel tratto che va da Cascina Gobba a Gessate; i lavori per il grande restyling della M2 sono propedeutici al rinnovamento totale della verde che l’anno prossimo compirà 50 anni; ATM ha predisposto il progetto definitivo, che sarà messo a gara entro fine anno, con un valore di 120 milioni di euro.

L’intervento riguarda il sistema di segnalamento, nuovi treni e l’abbattimento delle barriere architettoniche; l’obiettivo è di portare la frequenza dei convogli dai 120-150, in alcuni casi 180 secondi, a 90, passando dagli attuali 46 treni in circolazione contemporaneamente in un giorno feriale a 60.

Tutto questo significa un incremento di passeggeri da 40.000 a 52.000; i lavori termineranno a fine 2024, le opere infatti verranno eseguite senza interrompere il servizio, lavorando anche di notte.

Ci sono problemi di obsolescenza dell’impianto realizzato con le tecnologie del 1969, ci sono difficoltà nel reperire ricambi, la gestione è complicata; oggi la verde, tra le 4 linee della metropolitana, è quella più vulnerabile ed è quella che più ha bisogno di interventi.

La linea 2 è la più obsoleta ed è anche quella che carica meno rispetto alle sue potenzialità, ha un lungo percorso fuori città, sia a Nordest che a Sud; volendo potenziare il trasporto pubblico per portare più gente possibile sui mezzi, soprattutto le persone che abitano fuori Milano, evitando così l’uso dell’auto, diventa fondamentale lavorare sulla verde. L’investimento ammonta a circa 2 miliardi, di cui circa la metà arrivano da ATM, gli altri dal Governo e dal Comune.

La flotta della verde ammonta ora a 60 convogli, di cui 15 sono treni tradizionali elettrici senza condizionamento, che risalgono agli anni 70; altri 40 sono invece elettronici, ATM ha intenzione di sostituire i 15 elettrici con 12 elettronici. Da notare che se gli investimenti per ammodernare la verde ci sono, resta il tema dei costi di gestione delle nuove frequenze; si chiederà a Roma e alla Regione di incrementare queste risorse, l’assessore Granelli afferma in questo senso che il Pirellone non ha mai aumentato i trasferimenti nonostante i chilometri in più di servizio.