Warning: The magic method Vc_Manager::__wakeup() must have public visibility in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php on line 203 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/onecom-vcache/vcaching.php on line 595 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/onecom-vcache/vcaching.php on line 603 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-includes/feed-rss2.php on line 8 Milano – Milano Positiva https://www.milano-positiva.it vivi, conosci, partecipa Wed, 16 Jun 2021 15:27:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://usercontent.one/wp/www.milano-positiva.it/wp-content/uploads/2017/11/logo-512-100x100.jpg Milano – Milano Positiva https://www.milano-positiva.it 32 32 141698440 CAMMINATA E SPAGHETTATTA OFFERTA!! CI CONOSCIAMO MEGLIO? https://www.milano-positiva.it/event/camminata-e-spaghettatta-offerta-ci-conosciamo-meglio/ Wed, 23 Jun 2021 16:30:00 +0000 https://www.milano-positiva.it/?post_type=tribe_events&p=5108 BAR GLUCK, Via Gluck 3 mercoledì 23 giugno ore 18.30 Con l’associazione CAP125 e in collaborazione con il Bar Gluck abbiamo pensato a voi e al nostro territorio: il #municipio2Milano. […]]]>

BAR GLUCK, Via Gluck 3
mercoledì 23 giugno ore 18.30

Con l’associazione CAP125 e in collaborazione con il Bar Gluck abbiamo pensato a voi e al nostro territorio: il #municipio2Milano.

🚶🏼‍♀ Vi proponiamo una bella camminata alla scoperta di quei luoghi simbolo della nostra città.

Questa SECONDA tappa la dedicheremo alla scoperta dell’iconico #QuartiereMaggiolina !

Insomma camminiamo, scopriamo e ci conosciamo?
Inoltre, a fine camminata, verrà offerta ai partecipanti, una buonissima spaghettata concessa gratuitamente dal Bar Gluck!

Allora vi aspettiamo al
📌 BAR GLUCK, Via Gluck 3
mercoledì 23 giugno ore 18.30
Non mancate!

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Camminiamo insieme? https://www.milano-positiva.it/event/camminiamo-insieme/ Wed, 09 Jun 2021 16:30:00 +0000 https://www.milano-positiva.it/?post_type=tribe_events&p=5088 CI CONOSCIAMO MEGLIO? Con l’associazione CAP125 e in collaborazione con il Bar Gluck Milano abbiamo pensato a voi e al nostro territorio: il municipio 2 di Milano.  Vi proponiamo una […]]]>
CI CONOSCIAMO MEGLIO?
Con l’associazione CAP125 e in collaborazione con il Bar Gluck Milano abbiamo pensato a voi e al nostro territorio: il municipio 2 di Milano.
🚶🏼‍♀ Vi proponiamo una bella camminata alla scoperta di quei luoghi simbolo della nostra città.
Questa prima, di una serie di camminate, la dedicheremo alla bellissima ⛲ FONTANA DEI BACI.
Insomma camminiamo, scopriamo e ci conosciamo? Allora vi aspettiamo al
📌 BAR GLUCK, Via Gluck 3
mercoledi 9 giugno ore 18.30
Non mancate!

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La lunga fila di chi ha fame https://www.milano-positiva.it/2021/03/26/la-lunga-fila-di-chi-ha-fame/ Fri, 26 Mar 2021 08:55:45 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4876 Si sono messi in fila già quindici anni fa. Solo che lungo quel serpentone si riconoscevano soprattutto immigrati, donne, e persone anziane. E lungo quella direttrice ci stavano forse due […]]]>

Si sono messi in fila già quindici anni fa. Solo che lungo quel serpentone si riconoscevano soprattutto immigrati, donne, e persone anziane. E lungo quella direttrice ci stavano forse due o trecento persone. Quindici anni più tardi sono in migliaia. Tra loro ci sono i volti emaciati  e smarriti di tanti italiani. Sono uomini e donne, sono dipendenti che hanno perso il lavoro, sono professionisti e piccoli imprenditori finiti sul lastrico perché le loro attività è stata bloccata dal governo e non ristorata, se non con una mancia di facciata, che è servita forse a pagare una bolletta ma non certo la gestione di un ristorante, di un negozio o di un bar.

È l’Italia che affonda lentamente tra il disinteresse della maggioranza la quale guarda in casa propria e si affaccia oggi al balcone non più  per dire che “andrà  tutto bene” ma per fare il gesto dell’ombrello alla sfiga imperante. Oggi la disperazione porta a voltarsi dall’altra parte, a guardare altrove quando la povertà ti guarda negli occhi. Al contrario, chi scivola verso il basso, chi ha visto il proprio ascensore sociale scendere al piano – 1, trova la sola algida e cinica compagnia dei giornalisti che dal dolore possono speculare per le loro frattaglie addolorate da proporre in ora da pranzo e da servire come piatto freddo sul palcoscenico della disperazione che per qualcuno fa audience e soprattutto incassi: la pubblicità  vive della disperazione e dei sogni di chi la disperazione la indossa come un vestito indossato come una camicia di forza.

 

Le file a Pane Quotidiano continuano, come sempre. E sono sempre più lunghe. Sono il rantolo del moderno capitalismo che si annoia ad ascoltare chi parla di giustizia sociale e di uguaglianza. Soprattutto quando si è seduti sulla propria amaca nel giornale in cui si scrive, da cui pontificare con il portafoglio pieno:  il miglior modo di spendere il proprio tempo, ai tempi della peste.

La speculazione umana è il più grande affare. La povertà resta il modo migliore per arricchire una ristretta oligarchia di ricchi. Che storia, la Storia, ragazzi.

 

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Ci accordano fiducia, aiuteremo Milano che oggi soffre la fame https://www.milano-positiva.it/2021/03/22/ci-accordano-fiducia-aiuteremo-milano-che-oggi-soffre-la-fame/ Mon, 22 Mar 2021 16:47:00 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4854 È un primo segnale. La fondazione Banca del Monte  di Lombardia ci ha accordato una cifra di 5000 Euro da spendere in cibo da poter acquistare per quei nuclei familiari […]]]>

È un primo segnale. La fondazione Banca del Monte  di Lombardia ci ha accordato una cifra di 5000 Euro da spendere in cibo da poter acquistare per quei nuclei familiari che ne hanno bisogno. Per la prima volta infatti a Milano, dalla seconda guerra mondiale, si fa davvero la fame. Le immagini che si trovano su tutte le pagine dei giornali di file ormai chilometriche davanti a Pane Quotidiano sono icona di quanto sta accadendo in Italia e nel capoluogo lombardo in particolare. La città in cui si soffre di più.

Molta della middle- class, dei dipendenti, dei liberi professionisti, dei tantissimi precari che la Partita Iva l’hanno aperta grazie al vento riformista Prodiano e alla riforma Treu in particolare, oggi sono in grave sofferenza nella città più ricca d’italia. La sofferenza sta per tramutarsi in dramma, anche se l’assistenza sociale per il momento regge: è la dicotomia tra ricchi e poveri che si rafforza e insieme con lei la forbice tra chi ha di più  e chi ha di meno. Con i primi che stanno sempre meglio e sono sempre più  ricchi e i secondi che se la passano sempre peggio. Per questo noi di Milano Positiva vogliamo far un uso oculato attento ed etico della disponibilità  che c’è  stato riconosciuto.

Un contributo atto a comprare cibo e a distribuirlo tra chi ne ha bisogno. Non c’è più vergogna, non c’è  più timore né  ci sono remore nel fare vedere il proprio viso, da parte di chi la fame sta cominciando a farla.

La scienza del resto ha deciso che per proteggere le persone bisognava impoverirle e ha fatto questo con il contributo dell’inettitudine di una classe dirigente incapace, indetta, incompetente.

È solo questione di tempo, comunque

Ogni classe dirigente ha una sua Mani Pulite ad aspettarla. Arriverà il tempo, in cui qualcuno risponderà di un allarme sociale in cui, nel picco della pandemia del 2021 abbiamo il 30% di terapie intensive occupate da casi Covid. E si grida all’emergenza.

 

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“Un altro lockdown per me è la morte” https://www.milano-positiva.it/2021/03/10/un-altro-lockdown-per-me-e-la-morte/ Wed, 10 Mar 2021 14:55:08 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4735 Sono passate da poco le 12.00 di un giorno settimanale di scuola. In un webinar con un gruppo di studenti, che per l’occasione ci hanno ospitato nella loro aula virtuale, […]]]>

Sono passate da poco le 12.00 di un giorno settimanale di scuola. In un webinar con un gruppo di studenti, che per l’occasione ci hanno ospitato nella loro aula virtuale, a Milano, presso l’Istituto Manzoni, si sta parlando d’informazione e Covid.

Ovvero del più grande scandalo che ha colpito l’Italia negli ultimi mesi: la totale disinformazione da parte del mainstream. Le bugie sulla malattia, le bugie sui tamponi,  poi sui vaccini, quindi sulle terapie domiciliari e sull’uso di uno schema terapeutico condiviso. È stato tuttavia durante questa importante occasione d’incontro che è arrivata la brutta notizia: l’Italia ha deciso di nuovo di adottare le zone rosse e dunque il lockdown. Proprio dagli studenti, la cui partecipazione è stata più fiacca rispetto agli anni precedenti a causa della distanza provocata dal Covid, è arrivata la dichiarazione di “sentirsi morire” sentendosi privati in modo definitivo dell’ossigeno per vivere. La vita. Le relazioni sociali, i rapporti umani.

La sensazione che si respira stando accanto a loro, malgrado la distanza provocata dalla tecnologia, è che siano arrivati ad un livello di saturazione insostenibile. La loro vita privata, il contatto umano, lo sviluppo delle relazioni sociali, sono state piegate alle ragioni di un terrorismo mediatico diffuso a piene mani, che li sta condannando all’esercizio di un isolamento non umano e a fronte di numeri che nel loro complesso sono ancora sostanzialmente bassi.  Meno di 3000 persone in terapia intensiva rispetto alle 8.000 terapie disponibili, poco più  di 350.000 positivi rispetto agli oltre 3.000.000 di persone complessivamente colpite, la gran parte delle quali ormai guarita. Malgrado il rapporto dei malati sia di 5 su 100, e il tasso di mortalità  sia pari a 0,5 ogni 100, abbiamo davanti lo spettro di un’angoscia collettiva sollecitata e alimentata che sta logorando un’intera generazione. Sballottata nel volgere di poche settimane da un ampio e diffuso benessere, ad una cultura della morte.

È la ragione di una partecipazione reale e fortemente sentita che ha assolto alla sua funzione: far pensare. Allo stesso modo costituisce un termometro dello stato emozionale del momento. Soprattutto dei più giovani. Soprattutto dei meno tutelati psicologicamente alla gestione dello stress. È quello che rimane. Un senso d’incompiuto che obbliga ad interrogarci: come recupereremo  questa parte di generazione colpita nel profondo?

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Un milione di poveri in più https://www.milano-positiva.it/2021/03/08/un-milione-di-poveri-in-piu/ Mon, 08 Mar 2021 09:23:37 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4708 Sono dati ISTAT. Un milione di italiani fanno fatica a mettere qualcosa sul tavolo, per mangiare. E ad essere colpito è soprattutto il nord, soprattutto Milano. La città  di Expo […]]]>

Sono dati ISTAT. Un milione di italiani fanno fatica a mettere qualcosa sul tavolo, per mangiare. E ad essere colpito è soprattutto il nord, soprattutto Milano. La città  di Expo è evaporata a causa del virus. Bar e ristoranti chiusi. Chiusi i centri sportivi, le palestre, le piscine, i centri teatrali. Sbarrate le sale da concerto, serrati i centri commerciali nel week end.

E siamo solo all’inizio.

Nel processo di riallocazione del capitale ad essere chiuse saranno poi le scuole, quindi le banche che hanno da tempo cominciato processi di fusione per l’insostenibilità del debito contratto per i prestiti allocati secondo logiche politiche e non economiche. A quel punto, quando ad essere sussunto in questo processo sarà anche il sistema pubblico, lo sfascio sarà definitivo. Già oggi dunque diventa necessario distribuire pane da mangiare, cibo alle famiglie povere sempre più  povere; dove ad essere assorbite sono coloro che facevano parte del ceto medio.

Milano Positiva ha stretto alcuni accordi con catene alimentari per raccogliere cibo per chi ha bisogno. Sono persone e famiglie, quelle di Milano Positiva, che spendono il loro tempo per sostenere il bisogno sempre più impellente di quanti nella grande metropoli milanese si mettono in fila davanti alla mensa dei poveri, o ai dormitori pubblici. Stiamo per essere travolti da una povertà post bellica che questa generazione non ha mai conosciuto.

Come associazione che assiste il bisogno noi ci siamo per aiutare chi è  rimasto senza. Senza soldi, senza cibo, senza speranza. Ci siamo per dirvi che una mano siamo pronti a farvela sempre sentire vicina. Ce la faremo in qualche modo. Dio ci salvi dalla tempesta che è arrivata. È arrivata la miseria. Non aspettavamo bussasse alle porte dei milanesi. È il momento di aiutarsi.

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Il luogo comune che il disabile sia un debole https://www.milano-positiva.it/2021/03/02/il-luogo-comune-che-il-disabile-sia-un-debole/ Tue, 02 Mar 2021 08:45:30 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4676 Marcos Cappato è un ragazzo straordinario. In senso etimologico extra ordinem ovvero fuori, oltre l’ordinario. In questo video tratto dal suo canale youtube, Marquinos kappa TV, Marcos ci racconta di […]]]>

Marcos Cappato è un ragazzo straordinario. In senso etimologico extra ordinem ovvero fuori, oltre l’ordinario. In questo video tratto dal suo canale youtube, Marquinos kappa TV, Marcos ci racconta di un incontro avuto con gli studenti del liceo artistico milanese Caravaggio. Un momento di riflessione collettiva sul come il disabile di solito viene percepito.

Quel senso tremendo di compassione, per cui chi è in carrozzella verrebbe percepito come un debole, è una delle emozioni che Marcos spiega perfettamente. Questo approccio non consente ad una persona di potersi aprire realmente ad una relazione e costituisce un motivo di blocco sia per chi è disabile ma anche per chi non lo è, proiettando fantasmaticamente un’immagine sul disabile, deformata, diversa da quella che è veramente. Qualunque persona, in carrozzella o no, è comunque una persona che ha un’anima e che può usare il proprio corpo in modo semplicemente diverso, avendo come tutti un’anima che brulica, ribolle di emozioni, di profumi, d’immagini e di desideri.

In questo video, girato proprio sotto vicino casa, Marcos c’insegna cosa sia la capacità di ascoltare e di guardare alla vita con concretezza, ottimismo e positività

 

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Il bisogno di mangiare https://www.milano-positiva.it/2021/02/26/il-bisogno-di-mangiare/ Fri, 26 Feb 2021 08:08:34 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4660 Sono sempre di più  le famiglie milanesi colpite dalla precarietà. A seguito della pandemia infatti migliaia di famiglie hanno perso le loro sicurezze. Perso il lavoro si entra in un […]]]>

Sono sempre di più  le famiglie milanesi colpite dalla precarietà. A seguito della pandemia infatti migliaia di famiglie hanno perso le loro sicurezze. Perso il lavoro si entra in un girone infernale. Perdere il lavoro significa rimanere senza carburante. Senza quello che serve per pagare l’affitto, le spese, le bollette  ed il cibo.

Proprio le tavole sono quelle che più  di ogni altre sono rimaste prive del companatico per mettere insieme un minimo dignitoso vettovagliamento quotidiano. Migliaia di famiglie milanesi faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Gli uomini e le donne che lavorano nel settore dello sport, per esempio. Oppure molti di coloro che lavorano nella filiera aziendale dei tessuti. Oppure in quella degli eventi. O che fanno parte del turismo. O che invece avevano deciso di vivere di cultura. Che lavorano nel mondo del teatro o del cinema.  Sono stati privati di qualunque certezza.

Così le tavole si sono svuotate e le persone si sono messe in fila alla Caritas  o a Pane Quotidiano.

Milano Positiva raccoglie derrate alimentari per aiutare le famiglie che hanno bisogno. Per questo motivo se anche tu sei rimasto colpito da questa crisi, sappi che ci siamo. Che possiamo darti una mano e non farti sentire solo. Sappi che comunque c’è sempre speranza. E cibo, soprattutto.

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Il problema della sicurezza: tra realtà e percezione https://www.milano-positiva.it/2021/02/11/il-problema-della-sicurezza-tra-realta-e-percezione/ Thu, 11 Feb 2021 08:43:17 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4220 C’è stata un’epoca in cui in Italia c’erano centinaia di reati contro la persona ed in cui gli omicidi superavano le 2000 unità. Circa cinquanta anni più tardi, dice l’Istat, […]]]>

C’è stata un’epoca in cui in Italia c’erano centinaia di reati contro la persona ed in cui gli omicidi superavano le 2000 unità. Circa cinquanta anni più tardi, dice l’Istat, sono circa 200.

Eppure.

Eppure sentiamo la costante narrazione del bisogno di sicurezza anche se questa sicurezza riguarda sempre il giardino del vicino, perché sono molti gli italiani che dichiarano di percepire la paura e l’insicurezza “non sotto casa propria” . La narrazione vuole che quando si generi, l’origine sia straniera.

Pochi giorni fa, Piazza Durante, Milano, una domenica mattina come tante. Piove. Un papà e una mamma, con un pargolo spinto nel passeggino dal padre, fa per uscire dalla porta del proprio condominio. Sul ciglio dell’ingresso, c’è un uomo sui quaranta anni. Barba incolta, giubbotto sciupato, una bottiglia di birra in mano. Il signore con il bambino, con aria scocciata, chiede al tizio con la birra di non sostare proprio davanti alla porta d’ingresso del condominio. L’uomo,indispettito, alza subito la voce. “Che cazzo vuoi, io posso stare qui, vattene via o ti spacco la bottiglia in testa”

L’uomo con il passeggino si allontana, non volta neanche la faccia verso il signore con la bottiglia che rincara la dose: “Vai, vai, stronzo, vai a chiamare i Carabinieri”. La signora, madre del bambino, minuta rispetto ai due marcantoni accelera il passo. A parte l’istinto di replicare alle minacce, troppo facile prendersela con un papà e una mamma che vanno a spasso con il loro bambino appena nato, c’è venuto in mente che questa è una di quelle circostanze in cui si parla di sicurezza mancata, una di quelle in cui l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, De Corato, chiamerebbe i marines con al seguito i carrarmati.

E nella nostra riflessione s’è aggiunto quest’ultetiore pensiero: si sono incontrate due solitudini. Quella di un uomo che dipende dell’alcool e la domenica mattina cerca riparo dalla pioggia mettendosi sui gradini coperti di un condominio cercando di dimenticare la sua vita fatta di silenzio; e dall’altra quella di una famiglia che dentro la complessità della vita sociale, percepisce queste solitudini come un pericolo: e a ragione, data la violenza della risposta di chi aveva la bottiglia in mano.

Il senso di vuoto è spesso provocato dalla mancanza di parole. Che si tramuta in lontananza fisica ed emotiva. Poi in solitudine vera. Quindi in rabbia. Infine in odio.

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Dacci oggi il nostro pane quotidiano https://www.milano-positiva.it/2021/02/02/dacci-oggi-il-nostro-pane-quotidiano/ Tue, 02 Feb 2021 08:44:35 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4187 Fanno un lavoro improbo. Distribuiscono tutti i giorni pane, cibo, formaggi, frutta, dolci, bevande. Ogni giorno centinaia di chili di prodotti alimentari in scadenza, vengono messi sulle tavole dei milanesi […]]]>

Fanno un lavoro improbo. Distribuiscono tutti i giorni pane, cibo, formaggi, frutta, dolci, bevande. Ogni giorno centinaia di chili di prodotti alimentari in scadenza, vengono messi sulle tavole dei milanesi che soffrono la fame.

Sono tanti. E sono sempre di più. Stranieri, certo. Immigrati africani, sicuramente. Ma anche tanti italiani pensionati, o senza lavoro da un giorno ad un altro. Rimasti senza risorse, e senza speranze. Colpiti dalla pandemia in in momento già difficile per la nostra economia oberata da un debito pubblico schizzato in un anno di 25 punti. Una cifra, il 160% di debito sul Pil, toccata in Italia solo una volta, cento anni fa nel 1920. E con questi numeri che fanno i conti i milanesi che si mettono in fila per poter avere una borsa con un po’ di cose da mangiare. Una volta c’era la vergogna nel mettersi in fila, uno strano pudore, per tanti italiani. che non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi in quelle condizioni. Oggi non è più così. Per molti avere da mangiare è diventata un’impellenza che non si sostiene neppure quando un reddito lo si ha. Perché sono talmente bassi, che non si riesce a reggere il peso del costo della vita nella metropoli milanese. I tempi di Expo, della Milano ricca che cresceva, si è smarrita. Anche perché per molti che oggi sono qui, sei anni fa non era tanto diversa la condizione. Perché sono le sperequazioni quelle che fanno la differenza. E già 2100 giorni fa per molti di quelli che sono in fila oggi, le cose non andavano bene.

Per questo Milano Positiva si è distinta e continua a operare nella distribuzione di cibo. Perché questo bisogno non s’è mai interrotto. Portiamo cibo dove ce n’è bisogno, dove ci viene chiesto. Attraverso le comunità religiose, lo distribuiamo. Attraverso le collette alimentari e Pane quotidiano ci occupiamo di raccoglierlo per farlo avere sulle tavole di chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Il sostegno migliore è dare una mano a chi ha bisogno. Direttamente. Con un po’ di pane. Il nostro pane quotidiano.

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