Warning: The magic method Vc_Manager::__wakeup() must have public visibility in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php on line 203 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/onecom-vcache/vcaching.php on line 595 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/onecom-vcache/vcaching.php on line 603 Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/core/class-vc-manager.php:203) in /customers/d/e/3/milano-positiva.it/httpd.www/wp-includes/feed-rss2.php on line 8 fame – Milano Positiva https://www.milano-positiva.it vivi, conosci, partecipa Mon, 26 Apr 2021 07:43:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://usercontent.one/wp/www.milano-positiva.it/wp-content/uploads/2017/11/logo-512-100x100.jpg fame – Milano Positiva https://www.milano-positiva.it 32 32 141698440 La crisi morde, la fame aumenta https://www.milano-positiva.it/2021/04/26/la-crisi-morde-la-fame-aumenta/ Mon, 26 Apr 2021 07:43:27 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4985 Ci sono segnali allarmanti sulla città di Milano.  Nuvole che si avvicinano e rischiano di creare una tempesta perfetta. I segnali sono evidenti. Innanzitutto il costo delle materie prime. Il […]]]>

Ci sono segnali allarmanti sulla città di Milano.  Nuvole che si avvicinano e rischiano di creare una tempesta perfetta. I segnali sono evidenti. Innanzitutto il costo delle materie prime. Il petrolio è salito del 34%, l’acciaio del 130%, il rame del 40%.

Milano, cui ancora non fa difetto l’idea di essere ostinatamente laboriosa, continua ad andare avanti malgrado tutto. È evidente tuttavia che stanno aumentando le iniziative di distribuzione sociale del cibo alle famiglie in maggiore difficoltà. Un secondo grave elemento è stato posto in essere dal Governo Draghi. Le politiche allarmistiche su una pandemia che di fatto non sussiste e che, numeri alla mano, dimostra la sua lenta discesa, sono azioni incoscienti che solo una classe dirigente gravemente impreparata poteva (e può, purtroppo) porre in essere. Dichiarare la volontà  di continuare le zone gialle con coprifuoco alle 22.00, già di per sé atto illegale su cui più  di un tribunale ha dichiarato l’illegittimità, costituisce l’atto più irresponsabile che si potesse fare. Milano infatti rischia di perdere anche tutta la stagione turistica estiva e quella professionale del primo autunno in cui era previsto il Salone del Mobile che a questo.punto rischia di essere compromesso. Confidiamo nella magistratura affinché possa esercitare il suo lavoro di controllo e, dove necessario, spicchi quanto prima mandati di cattura verso tutti quegli esponenti, politici e no, che stanno facendo saltare l’economia italiana affamando la popolazione. Non è più solo una questione economica infatti. Quello che sta succedendo è  che i diritti degli italiani, diritti riconosciuti dalla Costituzione, sono consumati e violati da un’azione antidemocratica esacerbata da fosche operazioni in cui sono coinvolte multinazionali che non sembrano curare gli interessi della salute pubblica ma quella dei corposi conti correnti che fanno la felicità delle multinazionali. Dobbiamo rivedere qualcosa subito e occorre che tutte le istituzioni democratiche si mobilitano per garantire l’assetto democratico nazionale minacciato nelle sue fondamenta.

]]>
4985
La lunga fila di chi ha fame https://www.milano-positiva.it/2021/03/26/la-lunga-fila-di-chi-ha-fame/ Fri, 26 Mar 2021 08:55:45 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4876 Si sono messi in fila già quindici anni fa. Solo che lungo quel serpentone si riconoscevano soprattutto immigrati, donne, e persone anziane. E lungo quella direttrice ci stavano forse due […]]]>

Si sono messi in fila già quindici anni fa. Solo che lungo quel serpentone si riconoscevano soprattutto immigrati, donne, e persone anziane. E lungo quella direttrice ci stavano forse due o trecento persone. Quindici anni più tardi sono in migliaia. Tra loro ci sono i volti emaciati  e smarriti di tanti italiani. Sono uomini e donne, sono dipendenti che hanno perso il lavoro, sono professionisti e piccoli imprenditori finiti sul lastrico perché le loro attività è stata bloccata dal governo e non ristorata, se non con una mancia di facciata, che è servita forse a pagare una bolletta ma non certo la gestione di un ristorante, di un negozio o di un bar.

È l’Italia che affonda lentamente tra il disinteresse della maggioranza la quale guarda in casa propria e si affaccia oggi al balcone non più  per dire che “andrà  tutto bene” ma per fare il gesto dell’ombrello alla sfiga imperante. Oggi la disperazione porta a voltarsi dall’altra parte, a guardare altrove quando la povertà ti guarda negli occhi. Al contrario, chi scivola verso il basso, chi ha visto il proprio ascensore sociale scendere al piano – 1, trova la sola algida e cinica compagnia dei giornalisti che dal dolore possono speculare per le loro frattaglie addolorate da proporre in ora da pranzo e da servire come piatto freddo sul palcoscenico della disperazione che per qualcuno fa audience e soprattutto incassi: la pubblicità  vive della disperazione e dei sogni di chi la disperazione la indossa come un vestito indossato come una camicia di forza.

 

Le file a Pane Quotidiano continuano, come sempre. E sono sempre più lunghe. Sono il rantolo del moderno capitalismo che si annoia ad ascoltare chi parla di giustizia sociale e di uguaglianza. Soprattutto quando si è seduti sulla propria amaca nel giornale in cui si scrive, da cui pontificare con il portafoglio pieno:  il miglior modo di spendere il proprio tempo, ai tempi della peste.

La speculazione umana è il più grande affare. La povertà resta il modo migliore per arricchire una ristretta oligarchia di ricchi. Che storia, la Storia, ragazzi.

 

]]>
4876
Ci accordano fiducia, aiuteremo Milano che oggi soffre la fame https://www.milano-positiva.it/2021/03/22/ci-accordano-fiducia-aiuteremo-milano-che-oggi-soffre-la-fame/ Mon, 22 Mar 2021 16:47:00 +0000 https://www.milano-positiva.it/?p=4854 È un primo segnale. La fondazione Banca del Monte  di Lombardia ci ha accordato una cifra di 5000 Euro da spendere in cibo da poter acquistare per quei nuclei familiari […]]]>

È un primo segnale. La fondazione Banca del Monte  di Lombardia ci ha accordato una cifra di 5000 Euro da spendere in cibo da poter acquistare per quei nuclei familiari che ne hanno bisogno. Per la prima volta infatti a Milano, dalla seconda guerra mondiale, si fa davvero la fame. Le immagini che si trovano su tutte le pagine dei giornali di file ormai chilometriche davanti a Pane Quotidiano sono icona di quanto sta accadendo in Italia e nel capoluogo lombardo in particolare. La città in cui si soffre di più.

Molta della middle- class, dei dipendenti, dei liberi professionisti, dei tantissimi precari che la Partita Iva l’hanno aperta grazie al vento riformista Prodiano e alla riforma Treu in particolare, oggi sono in grave sofferenza nella città più ricca d’italia. La sofferenza sta per tramutarsi in dramma, anche se l’assistenza sociale per il momento regge: è la dicotomia tra ricchi e poveri che si rafforza e insieme con lei la forbice tra chi ha di più  e chi ha di meno. Con i primi che stanno sempre meglio e sono sempre più  ricchi e i secondi che se la passano sempre peggio. Per questo noi di Milano Positiva vogliamo far un uso oculato attento ed etico della disponibilità  che c’è  stato riconosciuto.

Un contributo atto a comprare cibo e a distribuirlo tra chi ne ha bisogno. Non c’è più vergogna, non c’è  più timore né  ci sono remore nel fare vedere il proprio viso, da parte di chi la fame sta cominciando a farla.

La scienza del resto ha deciso che per proteggere le persone bisognava impoverirle e ha fatto questo con il contributo dell’inettitudine di una classe dirigente incapace, indetta, incompetente.

È solo questione di tempo, comunque

Ogni classe dirigente ha una sua Mani Pulite ad aspettarla. Arriverà il tempo, in cui qualcuno risponderà di un allarme sociale in cui, nel picco della pandemia del 2021 abbiamo il 30% di terapie intensive occupate da casi Covid. E si grida all’emergenza.

 

]]>
4854