Partecipazione vuol dire Essere

Milano Positiva nasce come un incubatore di buone volontà e di buone notizie. L’accorpamento di teoria e pratica, figlie del pragmatismo ambrosiano. L’impegno in prima persona, inteso non come appartenenza dogmatica ad una famiglia sociale o politica, ma come espressione di una responsabilizzazione individuale. La partecipazione come indice di libertà. In questo contesto il contributo di chiunque diventa valore aggiunto. Milano, e il Municipio II, da dove parte questa forma di partecipazione attiva vuole offrire un contributo, diventa in questo modo un benchmark di riferimento. Già ma di cosa si dovrà occupare colui o colei che decidesse di donare parte del proprio tempo come contributo fattivo a Milano Positiva?

Il sostegno può essere manifestato in diversi modi. Le criticità sistemiche sono moltissime. Pensate soltanto ai problemi relativi agli alloggi popolari che hanno congenitamente una serie infinita di problematiche a partire da quelle della sicurezza. Approfondendo il tema degli alloggi popolari si potrebbe scoprire ad esempio che ci sono famiglie costrette in condizioni igienico sanitarie che definire precarie, è certamente riduttivo. Come riduttivo è far finta di non vedere le condizioni ad esempio della famiglia Angelillo, del Municipio 8, nota alle cronache per la lettera scritta da uno dei 5 figli di Lisa e Giuseppe, recentemente scomparso, al programma le Iene. Martino denunciava le condizioni di invivibilità della loro casa: 40 metri quadri, una cucina che è un rabbocco, e il bagno stretto al punto che bisogna essere dei ginnasti per praticarlo, oltre che temerari: manca il bidet e l’impianto di riscaldamento.

Che si può fare, allora? Intanto essere coscienti che l’indigenza non è un fenomeno mediatico, ma una condizione reale. Spesso invisibile, perché il disagio non matura mai la consapevolezza di dover uscire allo scoperto. Anche se Lisa Angelillo e i suoi 5 figli, Antonia, Maria, Domenico, Michele, Angelico oggi hanno trovato quest’audacia per una condizionr di necessità non più procrastinabile. Milano Positiva non è solo una lettura divulgativa a favore di chi ama osservare quanti agiscono sul territorio. È anche una modalità per pungolare le coscienze di ognuno di noi, su quanto c’è da fare. Molto, tanto, troppo. Wake up, guys. Forza, che c’è tanto da fare. Fare del bene, fa stare meglio. Gli altri, ma anche te stesso